Pareri della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Sardegna in materia di assunzioni di personale.
Nota dell'ASEL inviata alla Regione Sardegna, al Consiglio delle Autonomie Locali ed ai Sindaci dei Comuni della Sardegna, avente oggetto: Il parere n. 9/2013 della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Sardegna (Scarica il parere della Corte Conti n.9/2013), a cui si devono aggiungere quelli n. 3/2013 (sui CESIL) e n. 4/2013 (sui vincoli alle assunzioni) rendono di fatto inutilizzabili le norme regionali che hanno consentito deroghe alle assunzioni a tempo indeterminato ed a quelle a tempo determinato finanziate dalla Regione, anche tramite il fondo unico, e per lo svolgimento di compiti delegati dalla Regione agli enti locali. Peraltro tali pareri, in particolare l’ultimo, determinano una significativa limitazione dell’ambito della autonomia della Regione.
Il carattere assai rigido del parere n. 9/2013 produce di fatto l’effetto di costringere segretari, dirigenti e responsabili a dare parere contrario alla attivazione di cantieri occupazionali, nelle varie forme, se non entro il tetto del 50% di quanto speso allo stesso titolo nell’anno 2009.
Allo stato attuale al di fuori di tale tetto possono essere effettuate, sulla base della normativa nazionale, solamente le assunzioni flessibili per lo svolgimento delle seguenti funzioni fondamentali: polizia locale, servizi sociali e pubblica istruzione. Parimenti, al di fuori di tali limiti vi sono le scelte di affidare a soggetti giuridici, ivi comprese le cooperative, la gestione di servizi finanziati con questi fondi regionali.
Alla luce di quanto sopra appare necessario che la Regione intervenga legislativamente in modo chiaro, così da superare i crescenti dubbi dettati dalle interpretazioni vieppiù restrittive della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Sardegna.
Inoltre, sembra utile che la Regione discuta le conseguenze determinate dal citato parere con la stessa sezione regionale di controllo della Corte dei Conti.
Per evitare nell’immediato conseguenze negative di blocco dell’avvio dei cantieri, con tutte le ripercussioni negative sul terreno sociale, si suggerisce che la regione assuma una iniziativa formale che consenta di superare le legittime resistenze di segretari, dirigenti e responsabili, timorosi di possibili conseguenze negative in termini di maturazione di responsabilità amministrativa, come paventato dai citati pareri. Il che si può realizzare con una circolare o, meglio, con una deliberazione della giunta regionale.
In tale documento va illustrato il carattere delle disposizioni, vanno fornite le istruzioni operative e va precisato che la normativa regionale è pienamente in vigore su questo punto, non essendo stata pronunciata alcuna sentenza di illegittimità costituzionale e non essendo pendenti procedimenti dinanzi alla Corte Costituzionale, quanto meno su iniziativa dello Stato. In tal modo, i segretari, i dirigenti ed i responsabili hanno un documento formale che determina la esclusione di ogni forma di responsabilità amministrativa.
Si confida in un sollecito intervento, al fine di consentire agli Enti Locali della Sardegna il ripristino delle normali attività sulla materia in argomento.
Cordiali saluti.
IL PRESIDENTE
Rodolfo Cancedda