DOCUMENTO:Disegno di legge finanziaria regionale. Osservazioni su alcune modifiche introdotte dalla III^ Commissione. Accolti gli emendamenti dell'ASEL

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Con nota n. 260 del 30/11/2011 e n. 264 del 05/12/2011, questa Associazione chiese alla III^ Commissione del Consiglio regionale di apportare al Disegno di Legge finanziaria per l’anno 2012 emendamenti tesi a:

  1. Integrare il comma 6 dell’articolo 2 della L.R. 18/03/2011, n. 10, per superare l’interpretazione fortemente restrittiva data dalla Sezione regionale della Corte dei Conti con la Deliberazione n. 80/2011, che, di fatto, svuota di contenuto le deroghe introdotte dalla Regione;
  2. Integrare il comma 7 del succitato articolo 2 al fine di superare il limite del 50/% della spesa sul personale sostenuta nel 2009 per le assunzioni di lavoro flessibile;
  3. Escludere dalla norma contenuta nell’articolo 3, comma 3, del Disegno di legge della Giunta, sull’esercizio associato delle funzioni fondamentali nei Comuni fino a 3.000 abitanti,  la funzione “amministrazione, gestione e controllo” da quelle da conferire prioritariamente entro l’anno 2012.
  4. Con nota n. 13 del 26 gennaio 2012 questa Associazione ha, inoltre, chiesto sempre alla I^ Commissione consiliare, di modificare l’articolo 1 della L.R. 4/08/2011, n. 18, alfine, soprattutto, di definire con chiarezza il problema dell’organico e dei limiti della spesa di personale nelle Unioni.

Rileviamo con piacere che la richiesta dell’ASEL,  richiamata al punto 2) di questa nota è stata pienamente accolta dalla Commissione, che ha anche riscritto il testo della deroga alle limitazioni statali in materia di spesa di personale (articolo 1, comma 24 del testo di finanziaria licenziato dalla Commissione).
Dal testo in discussione al Consiglio regionale del Disegno di legge concernente “Ordinamento delle Autonomia Locali” rileviamo che anche la richiesta dell’ASEL richiamata al punto 3) è stata pienamente accolta.
Auspichiamo che anche le questioni poste con le richieste di cui al punto 1) e 4) della presente nota vengano prese in considerazione, stante il notevole interesse che la materia riveste per gli Enti e considerato che tali modifiche, comunque, non comportano maggiori spese.
In sede di audizione anche l’ASEL, come l’ANCI e l’UPS, ha lamentato l’esiguità dello stanziamento del fondo unico ed i ritardi nell’erogazione delle quote.
Il fondo unico è però rimasto pari a quello dello scorso anno e per di più comprende anche il 3% destinato alle Unioni, ed un vincolo di sei milioni annui per la pulizia dei corsi d’acqua (articolo 4, comma 4).
Sui ritardi nei pagamenti la Commissione ha, invece, accolto le richieste degli Enti Locali, come si evince dall’Articolo 1, commi 15 16 e 17, del testo licenziato dalla stessa.